Fondi solo per il 2020. E dal primo luglio 2021 per i lavoratori fragili è previsto solo lo smart working.
“Una situazione inaccettabile. Il Governo intervenga subito per ricostituire il Fondo per garantire il pagamento dello stipendio ai lavoratori costretti a stare in quarantena e in isolamento obbligatorio” Così Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL.
“I lavoratori privati che garantiscono servizi pubblici sono penalizzati doppiamente: non solo perché stanno lavorando in prima linea da oltre un anno a mezzo garantendo il diritto alla salute, alla sicurezza e all’istruzione a milioni di cittadini italiani, ma anche perché l’effetto della nuova circolare INPS è retroattivo e di conseguenza i lavoratori costretti alla quarantena a partire dal 01 Gennaio 2021 vedranno tagliarsi stipendi ed indennità. Un paradosso incomprensibile” afferma Librandi, che continua ” in più i fondi stanziati per il 2021 riusciranno a coprire la malattia per i soggetti fragili – sia lavoratori pubblici che privati – costretti alla quarantena, in quanto si prevede lo strumento del lavoro agile come “giustificativo” alla ricezione dello stipendio stesso. E qui cade, di nuovo, l’asino. E per tutti i lavoratori (infermieri, medici, oss, maestre, vigili…etc…) che non possono espletare il loro servizio da remoto? I lavoratori che hanno garantito i servizi essenziali durante la pandemia, penalizzati da anni di mancato rinnovo contrattuale, privi di indennità e spesso, senza alcun riconoscimento della loro professionalità, meritano questa ulteriore ingiustizia e trattamento?continua Librandi, che conclude “Il Governo intervenga subito, senza se e senza ma.”
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