La contrattazione collettiva del comparto della sanità (accordo 21 maggio 2018), che disciplina il rapporto di lavoro delle professioni sanitarie nella loro generalità, con esclusione della dirigenza medica, non diversamente da moltissime contrattazioni collettive, indica con (relativa) precisione la base di computo da utilizzare per quantificare il pagamento di ogni giornata di ferie goduta dal personale.
Al pari di molti altri contratti collettivi, anche quello in esame effettua un generale richiamo alla retribuzione ordinaria, specificando, tuttavia, che talune indennità debbano essere escluse, allorché si tratti d’individuare la retribuzione durante le ferie; il riflesso economico di accordi collettivi di questa natura determina che i prestatori d’opera vedano compensato ogni giorno di assenza per questa ragione con una retribuzione anche del 30% inferiore a quella erogata quando sono in servizio.
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La retribuzione del periodo feriale nel comparto della sanità pubblica.